La seconda settimana di Luglio a Fivizzano nella piazza dello splendido borgo di Fivizzano in Lunigiana (Ms), la seconda settimana di Luglio si svolge la “Disfida degli Arcieri di Terra e di Corte” che vede in gara gli arcieri dei cinque rioni della città: Montechiaro, Fittadisio, Terra, Verrucola e Guardia. Un evento organizzato dal Comune di Fivizzano, dal Comitato Disfida di Fivizzano, Pro Loco e Gruppo Storico Fivizzano.
Nel 1971 in Fivizzano viene salvata dall’oblio del tempo e riproposta la “Disfida degli Arcieri di Terra e di Corte”, rievocazione di una storica tenzone fra i militi della Terra e dei quartieri di Guardia, Verrucola, Fittadisio e Montechiaro, come testimonia un manoscritto di certo Frate Tommaso, riportante un fatto accaduto nel 1572 nella Piazza Maggiore, oggi Piazza Medicea.
Dalla necessità di ricostruire con la massima fedeltà momenti del tempo e di rendere più spettacolare l’iniziativa, di anno in anno l’organico della manifestazione è stato arricchito con nuovi personaggi e scenografie che potessero fare da valida cornice alla gara degli arcieri.
Fivizzano, la Firenze della Lunigiana
Fivizzano è una cittadina sopra un colle (400 m. slm) pianeggiante alla sinistra del torrente Rosaro, cinta di grosse mura ombreggiate di platani, ricca di bellezze ed eloquente di memorie. Per la sua tradizione artistica, per il sapere, per l’anima ed il costume, si può considerare come la Firenze di Lunigiana. La capitale di quella parte di “Terra della Luna” che appartenne alla Repubblica Fiorentina e al Granducato di Toscana fu particolarmente cara a Firenze (già amica e protettrice dei signori della Verrucola) e venne dichiarata “città nobile” da Leopoldo II. Fivizzano ebbe secolari ed intensi rapporti con la città del giglio, di cui restarono tracce evidenti nel costume, nella lingua, nella cultura, nell’impronta toscana dei palazzi e dei monumenti, nella struttura urbanistica. Nella cultura, nell’impronta toscana dei palazzi e dei monumenti, nella struttura urbanistica.
La Disfida degli Arcieri di Terra e Corte è una rievocazione storica nata nel 1971.
La manifestazione è ispirata a una competizione di tiro con l’arco realmente avvenuta in Fivizzano nel 1572, e tramandataci da tale frate Tommaso da Fivizzano dell’ordine Eremitano di Sant’Agostino. Nell’ambito della rassegna delle Bande, cioè la conta ufficiale dei gruppi di coscrizione militare che Firenze richiedeva a tutte le città poste sotto il suo dominio, il Magnifico Capitano e Commissario del neonato Granducato di Toscana, Bartolomeo Babbi, assistette alla prima Disfida tra gli arcieri dei cinque Quartieri di Terra, Guardia, Verrucola, Fittadisio e Montechiaro. La tenzone fu vinta dal Quartiere della Verrucola soprattutto in virtù dell’abilità di tale Torello da Turano, capace di centrare un bersaglio posto alla distanza di cinquanta braccia in ognuno dei cinque tiri a disposizione.
La rassegna fu replicata anche negli anni a venire, mentre non si hanno più notizie della gara di tiro con l’arco. Già sul finire del XVI secolo, però, si ha la certezza che Firenze preferì ricevere da Fivizzano il corrispondente in denaro della forza militare coscritta col sistema delle Bande, ormai divenuto evidentemente obsoleto. Nel 1971 la rievocazione fu però riportata alla luce seguendo quanto riportato dalle fonti. La data scelta per la manifestazione fu la seconda domenica di luglio, festa della Madonna dell’Adorazione (conosciuta anche come Madonna di Reggio) Patrona della città di Fivizzano.
In occasione della della celebrazione della festività della Madonna di Reggio viene consumata la benedizione del Palio (opera dipinta ogni anno da un artista locale diverso, che sarà poi il premio per il Quartiere vincitore), per mano del vescovo: così ha ufficialmente il via la competizione. Il venerdì successivo nella Piazza del Marzocco prende vita la cerimonia dell’Ammainabandiera, cioè viene deposta l’insegna del Quartiere vincitore della precedente edizione. Il Sabato i campioni dei vari quartieri si sfidano nella tradizionale Assegnazione delle Piazzole, per decidere l’ordine di tiro della sera successiva.
La Domenica infine prende il via la Disfida vera e propria. I Quartieri si riuniscono in Piazza del Campo (oggi Piazza Garibaldi) sede della prima storica rassegna delle Bande da dove parte il grande corteo storico. Oltre ai Quartieri prendono parte al corteo il Magnifico Capitano e la scorta degli Armigeri, il Priore e il corteggio tutto della nobiltà cittadina, i popolani e il Gruppo Storico di Fivizzano, nato proprio a margine della manifestazione, costituitosi vera e propria associazione nel 1983 e oggi grande vanto cittadino in virtù dei suoi oltre 1600 spettacoli nel mondo. Il corteo, composto da oltre quattrocento figuranti attraversa tutto il centro storico per entrare in Piazza Maggiore (oggi piazza Vittorio Emanuele II, ma conosciuta anche come Piazza Medicea) dove si svolge la competizione vera e propria.
I cinque quartieri si sfidano in una gara di tiro composta da sei voleè (cinque singole e una di squadra) al termine della quale emergerà il vincitore del palio. Tra una voleè e l’altra l’animazione della serata è affidata alle suggestive coreografie delle dame e alle evoluzioni degli sbandieratori del gruppo storico di Fivizzano, oltre che alle esibizioni dei vari gruppi ospiti. La manifestazione si chiude con l’Alzabandiera, ossia l’innalzamento del vessillo del Quartiere vincitore del Palio. Tutti i costumi sono frutto di una ricerca fedele studiata negli anni soprattutto sui dipinti dell’epoca.
La composizione dei vari Quartieri è stata fedelmente ricostruita sulla base delle fonti storiche e fa riferimento alla composizione del Capitanato di Fivizzano così come riportato nella Dedizione della città a Firenze del 1477. L’entità originaria del Capitanato, che negli anni si sarebbe poi espanso fino a comprendere le ventuno Castella del circondario, è chiaramente specificata nel documento sopra citato: il nucleo dei possedimenti fiorentini era articolato nella dicotomia Terra-Corte; questa rappresentata dal capoluogo all’interno delle mura, quella rappresentata dai ventisei villaggi limitrofi divisi in quattro Quartieri. Il Quartiere della Guardia comprendeva Certardola, Caugliano, Colle (l’attuale Cerignano) e Posara; Il Quartiere di Verrucola, comprendente, oltre che l’omonimo paese sede primigenia della precedente dinastia reggente dei Malaspina, Collegnago, Uglianfreddo, Castelletto, Mommio, Signano, Vendaso, Verzano e Turano; il Quartiere del Fittadisio (parola di origine longobarda che significa terra dell’abete rosso) comprendeva Arlia, Bottignana, Cotto, Fiacciano, Piastorla, Panigaletto, Pognana, Sassalbo e Quarazzana; il Quartiere di Montechiaro che era formato dai villaggi di Mazzola, Spicciano, Terenzano e Turlago.